C’era una volta… il libro!

Di Fabrizio Romagnoli

“C’era una volta … il libro!” è un divertentissimo musical per bambini.

Sinossi

“C’era una volta … il libro!” è un divertentissimo musical per bambini. A Favolandia, la città delle favole, arriva Television Virus: il genio cattivo della televisione. Tutte le favole verranno sconvolte.

Tutti personaggi delle favole più importanti, sotto l’effetto della sua magia, inizieranno ad avere uno strano comportamento: preferiranno guardare la televisione spazzatura anziché, come sempre è stato, leggere i libri.

La Fatina Custode, che protegge il mondo delle favole, dovrà affrontare l’ardua impresa di ristabilire l’ordine fra gli abitanti della città: il Principe, Biancaneve, Cappuccetto Rosso, la Nonna, il Lupo, Crudelia, Pinocchio, Mago Merlino, Fiona.

La Fata Custode con l’aiuto della Fata Turchina riuscirà ancora una volta a salvare Favolandia.

E’ un viaggio incantato nel mondo della fantasia in grado di sollecitare, attraverso suoni, luci, colori e movimenti, l’immaginazione dei bambini nel tentativo di restituire alle favole il proprio valore educativo. Nello spettacolo gli attori interpretano più ruoli, trasformandosi da un personaggio all’altro sotto gli occhi dei piccoli spettatori.

In C’era una volta… il libro! ai bambini viene mostrato il valore educativo dei libri, delle favole narrate ed ascoltate.

Essi vengono accompagnati nel magico mondo di Favolandia, la città delle favole, dove però tutto è sconvolto a causa di una magia realizzata dal malvagio Television Virus, il genio cattivo della televisione.

Incontreranno i personaggi delle favole più importanti: il Principe, Biancaneve, Cappuccetto Rosso, la Nonna, il Lupo, Crudelia, Pinocchio, Mago Merlino, Fiona, ma completamente sconvolti. Saranno proprio i bambini ad aiutare la Fata Custode di Favolandia a rimettere tutto in ordine, imparando che “non bisogna avere paura dell’era moderna, ma bisogna distinguere ciò che è valido e interessante da ciò che non vale niente e rende ignoranti”, non con l’obiettivo di demonizzare la televisione, ma indicando che “non tutto quello che viene trasmesso è utile e deve essere visto”.

E ovviamente dimostrando, attraverso la ricostruzione dell’ordine prestabilito, che “niente potrà mai sostituire la lettura di un buon libro, neanche la televisione”.

I bambini riconosceranno che i libri istruiscono, educano ma soprattutto raccontano e fanno vivere e rivivere i personaggi a cui sono tanto affezionati.